L’antidoto
Accade che quando qualche “sommo” esegeta
mi riscontra plaudente
descrivendomi poeta fuori dalla norma
io atterri immantinente tra le braccia della Norma ,
mia nutrice fai da te anniquaranta
e poi alacre istitutrice / fidanzata
L’ubiqua postura mi inquieta non poco :
un afflato innocente ( perdente ? )
si confonde
col mio ego dissoluto ed egemone
Alla postura chiedo
di far entrare una poesia d’amore
a poco a poco
dal buco della serratura